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Il lavabo: tutte le nuove soluzioni!

12 dicembre 2018

Così come per gli altri elementi di arredo del bagno, anche per il lavabo abbiamo oggi moltissime possibilità. Nuove forme, nuovi materiali e nuove tecnologie si rincorrono per darci una scelta sempre più ampia.

Cerchiamo, con questo articolo, di fare ordine all’interno della gamma di possibilità oggi disponibili.

1. Il lavabo in ceramica

Iniziamo la carrellata di tipologie di lavabi da bagno con quelli in ceramica che sono tuttora i più diffusi ed utilizzati. La ceramica, infatti, ha una serie di caratteristiche che ne fanno un materiale ideale per questo utilizzo.

Ma oltre alla funzionalità, il lavandino in ceramica consente un deciso risparmio rispetto ad altre soluzioni. Inoltre si è saputo adattare alle moderne esigenze di design.

La parola “ceramica” deriva dal greco Keramos e significa “argilla”, terra e si riferisce alla materia prima che, una volta cotta, da origine alla ceramica. La terracotta è un materiale non metallico, inorganico, duttile allo stato naturale (da cruda) mentre diviene rigida dopo la cottura.

La storia della ceramica ha origine da tempi antichi quando gli uomini primitivi impararono a plasmare l’argilla e a cuocerla realizzando recipienti quali piatti e stoviglie ed in seguito vasi ed anfore. Successivamente venne decorato ed utilizzato anche come materiale edile (mattoni) e per abbellire gli edifici con pavimenti e rivestimenti. Per produrre un moderno lavabo in ceramica si miscelano, macinandole finemente, diverse materie prime: argille, sabbia silicea, feldspati (di sodio o di potassio, anche entrambi), alluminia, ossidi di ferro e quarzo. Una volta miscelati questi componenti vengono colati in uno stampo, lasciati indurire, quindi smaltati ed, infine, cotti in forno. Negli ultimi anni questo materiale ha visto una serie di innovazioni interessanti sia dal punto di vista del design delle nuove forme dei lavabi, sia nell’attenzione alla funzionalità.

Tra le innovazioni citiamo la possibilità di avere lavabi non solo nella classica versione lucida ma anche nella versione opaca. E, seconda innovazione, la possibilità di avere lavabi e piani in ceramica coloratissimi! Anche se, a dire il vero, il colore era già stato di moda negli anni ’70, prima che il bianco monopolizzasse per decenni il mondo della ceramica.

2. Il lavabo in vetro

La seconda tipologia di lavabo è quello in vetro.

Rispetto alla ceramica il vetro è più nobile, affascinante grazie alle trasparenze ed ai riflessi che regala nella stanza da bagno.

Il vetro si forma attraverso la solidificazione dell’ossido di silicio ma senza che avvenga la sua cristallizzazione. La trasparenza è una delle caratteristiche che lo contraddistingue ma basta aggiungere determinati elementi all’impasto ed ecco che la scala cromatica si amplia. Un materiale dalla storia affascinante e dalle molteplici proprietà: l’inalterabilità chimica e la versatilità sono le principali che gli permettono di essere utilizzato per la produzione di svariati oggetti e per un arredo bagno moderno tra cui lavabi e catini. Versatile nei colori, come abbiamo detto, ma anche nelle misure e nelle forme grazie alla facilità di lavorazione.

Infatti possono essere realizzati interi mobili con lavabi integrati. In questo caso la parte superiore del mobile viene realizzata completamente in vetro e presenta una parte piana ed una parte incavata, il lavabo appunto.

Ma dove il vetro si esprime al massimo livello è nei catini o lavabi da appoggio: in questo caso la bacinella realizzata in vetro ed appoggiata sul piano, magari di un materiale differente, diventa un oggetto d’arredo affascinante.

La pulizia è molto semplice e non presenta particolari problemi perchè può essere utilizzato qualsiasi tipo di prodotto! Il suo principale “difetto” è la fragilità, quindi la facilità con cui tende a scheggiarsi. Un secondo difetto è la facilità a sporcarsi, a lasciare impronte.

3. Il lavabo in marmo

Una terza tipologia di lavabo da bagno è quello in marmo. Ci sono stati periodi, in passato, in cui veniva utilizzato moltissimo. Oggi è raramente proposto ed utilizzato per il costo, per la macchiabilità ed anche per le tendenze di stile che lo penalizzano.

I marmi e i graniti naturali derivano da rocce sedimentarie dove, attraverso un processo metamorfico, il carbonato di calcio si ricristallizza. I colori sono vari perchè dipendono dalla presenza maggiore o minore, nella roccia originaria e delle impurità minerali quali l’argilla, la sabbia, gli ossidi di ferro, il limo e la silice. I conosciutissimi marmi bianchi non sono altro che la metamorfosi di rocce sedimentarie senza impurità.

Il lavabo da bagno in marmo può essere ottenuto in due modi. Il primo è “scavando” una porzione di marmo. In questo caso potremo avere gli spigoli dell’incavo arrotondati e potremo decidere la forma che più ci piace. Il secondo metodo è quello di incollare delle lastre tra di loro. Otterremo un ovvio risparmio economico ma le forme sono più limitate e gli spigoli interni saranno a 90°.  Una volta che lo si è lavorato si può decidere di ottenere una superficie lucida a specchio oppure matt (opaca, satinata). Infine è importante il tipo di trattamento che viene applicato per proteggerlo dalle macchie e dall’aggressione acida.

Il marmo, nella versione lucidata, gioca con la luce generando riflessi. La nobiltà di questo materiale regala eleganza e maestosità all’ambiente e la possibilità di realizzare qualsiasi forma è uno stimolo alla creatività.

Da migliaia di anni viene utilizzato nel mondo del bagno: dalle terme romane alle odierne spa, conferendo raffinatezza ed importanza all’ambiente.

Il marmo soffre in particolare due fattori: il primo è l’alto costo, specie dei lavabi scavati; il secondo è la vulnerabilità a macchie e a prodotti acidi (acetone, anticalcare) che in bagno si utilizzano. Per questo richiede una cautela nell’utilizzo: anche solo lasciare la bottiglia di anticalcare appoggiata al marmo può generare una macchia come quella qui sotto. Oltre alla cautela e alla protezione sarà necessario eseguire una corretta manutenzione negli anni.

Quando si acquista un lavabo in marmo si deve tenere presente questo fatto che è “delicato”. Quindi non vanno utilizzati solventi, prodotti anticalcare (il marmo è costituito da calcare) ed igienizzanti aggressivi per non rischiare di opacizzare e macchiare il marmo, spegnendone la luminosità che lo contraddistingue. I marmi sono caratterizzati dall’avere microscopiche porosità che assorbono i liquidi per poi rilasciarli tramite evaporazione, ma non succede lo stesso con smalti, cosmetici, profumi che, invece, depositano nei pori sostanze che rovinano irreparabilmente il marmo.

4. Il lavabo in grès porcellanato

Questa è una recente tipologia: i lavabi vengono costruiti con delle lastre in grès che vengono tagliate e sagomate (non possono essere termoformate).

Le forme sono, quindi spigolose e geometriche. Ma le caratteristiche tecniche sono estremamente valide.

Il grès laminato viene prodotto miscelando delle argille, del caolino purissimo e poi sabbia e feldspati. Questa miscela di polveri finissime viene compattata da due rulli che generano uno stato continuo di prodotto crudo.

Le lastre così ottenute vengono cotte in forno ad altissima temperatura. Il risultato finale sono delle grandi lastre sottili e leggere (ma ne esistono altre di spessore fino a 20 mm) con elevate prestazioni anti-macchia e anti-graffio. Per trasformare queste lastre in lavabi si utilizzano gli strumenti per la lavorazione del vetro: si tagliano, si rettificano o arrotondano i bordi e quindi si incollano i vari pezzi dando forma al lavabo progettato. Chiaramente gli spigoli interni non potranno essere arrotondati ma devono essere a 90°. Dato che sono molti i produttori di lastre e che ognuno ha una gamma in continua crescita, abbiamo diverse possibilità di colori, di finiture e di formati. Le lastre in grès hanno rivoluzionato il mondo dell’arredamento per interno ed anche il mondo del bagno. I grandi formati hanno stravolto le abitudini e la considerazione che il mondo dell’architettura aveva per le buone, vecchie piastrelle. Questi enormi formati ci danno la possibilità di realizzare non solo piccoli lavabi ma anche piani di mobili di grandi dimensioni. Queste grandi lastre hanno rivoluzionato l’applicazione della ceramica in casa, sono entrate di prepotenza nel mondo dell’arredo sostituendo in molti casi il marmo e generando prodotti e soluzioni nuove e moderne. Il grès laminato esiste in differenti superfici: effetto marmo lucido, marmo satinato, ardesia, pietra, rame, piombo, cemento. Il grès, grazie alle sue proprietà fisiche e meccaniche, è inalterabile ai raggi UV, inattaccabile dagli agenti chimici, non scolora, non sbiadisce, resiste al calore così come alle sollecitazioni più estreme… insomma dal punto di vista funzionale è davvero un materiale straordinario. Per questo viene utilizzato per rivestire cucine, piani lavoro, pareti divisorie, mobili, armadi, tavoli e tante altre superfici che risultano facili da pulire ed igieniche, infatti non essendo assorbenti sono prive di sostanze tossiche.

Nel mondo del bagno viene utilizzato per realizzare piani di mobili o mensole a cui sovrapporre catini, ma anche piani che contengono al loro interno dei lavabi realizzati sempre in grès.

5. Il lavabo in resine acriliche

Le resine acriliche sono ottenute dalla polimerizzazione di monomeri acrilici, soprattutto da acido acrilico ed esteri acrilici o metacrilici. La miscela viene ottimizzata per ottenere copolimeri con caratteristiche specifiche, come la resistenza alla fiamma e l’elasticità.

Le applicazioni principali sono nelle pitture per edilizia, rivestimenti di metalli, adesivi e sigillanti, rivestimento della carta o anche in campo dentale come materiale estetico per la costruzione di protesi.

L’acrilico si presenta come un materiale abbastanza resistente ai raggi ultravioletti e agli agenti atmosferici, in particolare all’umidità. Può essere colorato, anche se una delle sue caratteristiche è la trasparenza. Viene modellato per riscaldamento, o termoformatura, a temperature relativamente basse così da poter essere tagliato, forato e sagomato in qualsiasi forma. Questo significa che può subire dei danni appoggiandoci sopra il Phon bollente o la piastra per i capelli.

Il principale vantaggio sta nel costo: è un materiale economico che viene utilizzato per realizzare lavabi o piani lavabo piuttosto economici, come nei mobili per le lavanderie.

  • Il lavabo in resina o “solid surfaces“

Con resina artificiale (o resina sintetica) si intende in genere un materiale viscoso, capace di indurirsi a freddo o a caldo.

Si tratta in genere di un’ampia classe di differenti e complessi polimeri, che si possono ottenere con una grande varietà di metodi e materie prime.

Si presenta in liquido oleoso poco viscoso con la capacità di adattarsi ai più piccoli dettagli dello stampo, solitamente trasparente che può venire successivamente lavorato, colorato a piacere e decorato.

  • Il lavabo in corian

La resina più conosciuta ed apprezzata è il corian che quest’anno compie ben 50 anni. Tutte le altre tipologie di resine sono nate successivamente cercando di imitarla ma la “ricetta” continua a rimanere segreta.

Marmo resina e quarzo resina sono due alternative al Corian, tra loro differenti.

  • Il lavabo in marmo-resina

Il marmo resina è composto da granuli, cementi, polvere di marmo e resine poliesteri al 5-8% con una prevalenza di carbonato di calcio.

Presenta caratteristiche simili al marmo per questo necessitano di una maggiore manutenzione, la pulizia avviene semplicemente con acqua e detergenti neutri.

  • Il lavabo in quarzo-resina

Il quarzo resina è una miscela di quarzo con il 5% di resine acriliche.

I piani che vengono realizzati sono compatti, omogenei e particolarmente resistenti agli urti, alle abrasioni, agli sbalzi termici e all’attacco di vari agenti chimici. Si tratta di un prodotto igienico che ha la caratteristica di essere antistatico (non attira la polvere) ed inoltre la pulizia è molto facile: basta un panno umido e un detergente neutro.

Come per l’acrilico anche per un piano realizzato in Corian o in prodotti a base di resine si sconsiglia l’uso dei detergenti con solventi acidi concentrati (alcool, acetone, solventi) e il diretto contatto con fonti di calore (piastre, phon).

  • Solid surfaces

Corian, Marmoresina e prodotti similari appartengono alla famiglia dei solid-surface, di prodotti quindi, a tutto impasto e tutti hanno in comune un ottima caratteristica: basta un kit apposito, che di solito le aziende danno in dotazione con l’acquisto del prodotto per ripristinarlo facilmente!

Qualsiasi sia il loro utilizzo: piatti doccia, mobiletti bagno, top, lavabi integrati, catini.. i graffi che si possono formare durante gli anni non sono quindi un problema.

Questi materiali trovandosi in forma liquida si adattano a qualsiasi tipo di stampo, come accennavamo, quindi nei prodotti che si andranno a creare non ci sono limiti ne di misure ne di forme!

Il prezzo del corian e degli altri solid-surface è maggiore rispetto a quello di un piano o di un lavabo in ceramica, ma vanno tenute presenti le caratteristiche anzidette e le possibilità di colorazione, formai e design pressoché infiniti offerti da questi materiali.

7. Il lavabo in acciaio

L’ultima tipologia di lavabo che esamineremo in questo articolo è anche l’ultima nata: si tratta del lavabo in acciaio. Presentato da alcune aziende del settore al Salone del Mobile del 2018 è considerato un prodotto estremamente di nicchia nel mondo del bagno. Al momento ne esistono pochi modelli ed il costo è piuttosto elevato. Ma l’acciaio è di tendenza nel mondo del bagno: sta crescendo la vendita di rubinetti in acciaio e quindi sicuramente in futuro anche i lavabi susciteranno maggiore interesse. Oltre all’aspetto estetico dell’acciaio piace la facilità di pulizia, l’igiene, la resistenza. Nelle foto qui sotto vediamo come esista in differenti finiture e tipologie: sia nella versione catino da appoggio oppure nella versione free standing. La versione “catino da appoggio” nella versione “carbon black” è fantastica!

Arredare la propria casa in un modo moderno e di design è il sogno di chiunque: per questo il gres porcellanato è uno dei materiali più utilizzati nell’edilizia e nell’arredamento in Italia. La sua versatilità gli permette di essere perfetto per ricoprire pareti e pavimenti, creando effetti sofisticati che rendono particolarmente accogliente l’ambiente domestico.

Che cos’è il gres porcellanato e quali sono le sue caratteristiche

Si tratta di una ceramica compatta costituita da due parti distinte: il supporto e la parte smaltata. Si vende sotto forma di piastrelle che possono essere utilizzate per ogni tipo di ambiente: cucina, salotto, bagno o camera da letto. Il supporto conferisce la resistenza tipica del gres, mentre la parte smaltata è puramente estetica: su questa infatti si possono creare giochi particolari di colore ed effetti che conferiscono pregio alla piastrella.

A differenza di altre piastrelle in ceramica, quelle in gres porcellanato sono costituite da un composto omogeneo, non c’è quindi la presenza dello strato chiamato comunemente “biscotto”.

È un materiale duro e resistente con un basso coefficiente di assorbimento dell’acqua, per questo non è sensibile agli agenti chimici e atmosferici. Grazie a queste sue caratteristiche, sono numerose le persone che scelgono di realizzare i pavimenti in gres porcellanato resistenti e di design, che si adattano ad ogni stile richiesto.

Tra le principali qualità meccaniche di questo prodotto ci sono anche:

la resistenza all’abrasione

la resistenza al calpestio

la resistenza all’usura

la resistenza ai prodotti chimici e agli agenti atmosferici

una grande impermeabilità

una particolare compattezza

una grande versatilità

Design e stile: gli effetti che si possono creare

Questo materiale è molto versatile e può essere colorato, creando tutti gli effetti che si desiderano. Tra i principali ci sono l’effetto legno, l’effetto cotto e cemento, l’effetto pietra e l’effetto marmo. I dettagli e le texture sono solitamente ricreati in modo impeccabile, così da creare un effetto finale elegante e sofisticato.

Nell’effetto pietra ad esempio vengono ricreati gli effetti granulosi tipici del materiale originale, mentre in quelli in marmo si possono ritrovare le venature che lo contraddistinguono.

Uno dei più utilizzati però è il gres porcellanato effetto legno, che racchiude tutta la bellezza del parquet, con le venature e i colori caldi del legno, ma senza le difficoltà nella cura e nel mantenimento. Si tratta di una soluzione anche ecologica perché permette di risparmiare l’utilizzo del legno, salvando quindi gli alberi.

Per chi desidera ricreare invece uno stile più metropolitano e cosmopolita, ci sono gli effetti in cotto e cemento che rendono l’ambiente domestico sofisticato ed elegante. Il pregio dell’utilizzo di questi effetti al posto dei materiali originali come il legno, il marmo o il cotto, risiede nella facilità del mantenimento, in una maggiore igiene e pulizia, ma soprattutto in una maggiore resistenza.